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'VIVA ISRAELE' DI MAGDI ALLAM
'VIVA ISRAELE' DI MAGDI ALLAM(MONDADORI: pagg.206; € 17)
Israele e' un paradigma: rappresenta la cultura della vita contro l'ideologia della morte. Chi difende il diritto alla sua esistenza, si pone - senza se e senza ma - dalla parte della liberta' e della ''sacralita''' della vita. Magdi Allam, musulmano laico, usa parole forti e sa che il suo ultimo libro fara' crescere il numero dei suoi nemici. Ma non bastera' questo a fermarlo: ''io - dice - non ci sto. Non mi sottometto ne' ai tagliagola ne' ai taglialingua''. L'appello che lancia non e' dunque soltanto un attestato di solidarieta' per un paese e per un popolo, ma e' anche rivolto a tutti coloro che - cristiani e musulmani, europei e arabi - vogliono riconoscere quale pericolo mortale si nasconda nell'odio anti-israeliano. Allam porta la sua esperienza: da giovane egiziano all'epoca della crisi di Suez ha visto la sua patria trasformarsi da paese tollerante in nazione corrosa dall'integralismo e dal fanatismo. Un processo che va da Nasser, ai Fratelli Musulmani, al fondamentalismo della sharia e degli shahid, i martiri. Un cammino nel quale la ''criminalizzazione'' di Israele e' stata irrefrenabile e cardine di questa trasformazione. Anche il giovane Allam ha condiviso quell'odio anti-israeliano, ma se ne e' liberato ed oggi individua in quel processo il seme dell'imbarbarimento islamico che semina distruzione perche' nella morte, e non nella vita, crede. ''Ho preso atto - scrive - che i musulmani nel momento in cui hanno infierito contro Israele, hanno scatenato un perverso e implacabile effetto boomerang che si sta ritorcendo contro loro stessi, con il rischio dell'auto annientamento fisico e civile, avendo colmato la fossa mortale del nichilismo e degradato eticamente gli israeliani, gli ebrei, i cristiani, i non credenti, i musulmani non eterodossi e, infine, tutti i musulmani''. Con questo integralismo Allam non intende scendere a patti e mette in guardia chi, in Occidente e in Italia, pensa - e pratica - sia possibile qualsiasi forma di ''appeasement''.In Italia ''significa essere equidistanti, o equivicini, tra il carnefice e la vittima, esattamente come lo e' il governo di Romano Prodi tra Hamas ed Hezbollah, da un lato, e Israele dall'altro, tra chi predica e pratica il terrorismo perche' disconosce il diritto alla vita altrui, e chi ricorre all'esercito nazionale per difendere il proprio diritto alla vita''.
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