mercoledì 21 marzo 2007

il prezzo della libertà


Finalmente poco fa Daniele Mastrogiacomo si è presentato agli italiani, in conferenza stampa, senza il suo bel turbante.

E' da scellerati (Giuliano Ferrara ha scritto da "disgraziati") presentarsi agli italiani in quel modo, paragonando la propria prigionia a quella che si potrebbe subire a Guantanamo, dopo 15 giorni di durissima prigionia, dopo aver assistito da parte dei suoi carcerieri all'uccisione dell'autista e dopo aver "fatto pagare" all'Italia la sua libertà, barattandola con la scarcerazione di cinque capi terroristi.

La politica estera italiana fa acqua da tutte le parti... e cede ai ricatti.

Ci si preoccupa del rischio di essere ricattati per delle foto compromettenti quando si dà l'esempio che l'unica soluzione è pagare e accettare i compromessi, anche coi terroristi.

Elogiare chi ha lavorato per la scarcerazione di Mastrogiacomo, accettando questi compromessi, ripeto, è da scellerati e rende inutile ogni servizio svolto in quelle terre dai nostri militari.
Sono convinto che tra qualche giorno leggeremo di un investimento di denaro nel paese di Karzai e avremo la conferma dell'allargamento della base Usa di Vicenza. Così anche chi ha liberato ed ha lasciato liberare i terroristi, avrà avuto la sua "bella convenienza".